Trotula De Ruggiero
Salerno, XI secolo
Scienziata, medico
La più famosa delle Mulieres Salernitanae, Trotula studiò e insegnò nella Scuola Medica di Salerno. Le sue teorie precorsero i tempi in molti campi, tra cui quello della prevenzione e dell’igiene. Fu autrice di trattati di medicina, che mostrano eccezionali conoscenze in campo dermatologico, ginecologico e ostetrico. Il suo trattato, De Passionibus Mulierium Curandarum, fu pubblicato nel 1100 ed è stato un testo di rilievo contenente molte importanti considerazioni anatomiche e chirurgiche circa le malattie femminile. A lei si deve anche De Ornatu Mulierum, in cui insegna alle donne come conservare e migliorare la loro bellezza e come trattare le malattie della pelle, attraverso una serie di consigli e rimedi naturali: suggerisce il modo di alleviare le rughe, di togliere gonfiori dal viso e dagli occhi, di rimuovere i peli superflui dal corpo, di schiarire la pelle, di nascondere macchie e lentiggini, di come lavare i denti e portare via l’alito cattivo, di come trattare i capelli, le labbra e le gengive. Fornisce indicazioni per come realizzare e utilizzare un unguento, con l’utilizzo di erbe medicamentose per il viso e i capelli e dispensa consigli su come migliorare la salute attraverso bagni di vapore e massaggi. Questo era un aspetto ricorrente nei suoi testi: secondo Trotula la bellezza delle donne ha a che fare con la filosofia della natura, alla quale la sua scienza medica si ispira: la bellezza è il segno di un corpo sano e in armonia con l’universo!
Sposata con il medico e John Platearius. ebbe due figli, Matteo e Giovanni, anche loro apprezzati medici. Durante la vita, Trotula fu insignita del nome di Magistra Mulier Sapiens (L’insegnante donna saggia). La sua reputazione era molto alta nel Medioevo, giacché il suo nome è stato citato anche in The Canterbury Tales di Geoffrey Chaucer (1388-1400 )
Rosa Bianco
Miscellanea medica XVIII, CC0, via Wikimedia Commons