SS. Crispino e Crispiniano
Il complesso, formato da una chiesa e un Conservatorio, fu edificato, probabilmente nel 1533, dalla Corporazione dei Calzolari ed era presso la chiesa di S. Pietro ad Aram, sull’attuale Corso Umberto I.
Il Conservatorio, dedicato ai santi protettori dei calzolai, Crispino e Crispiniano, era destinato ad accogliere ragazze povere figlie dei calzolai appartenenti alla corporazione e godeva di entrate assai limitate se lo paragoniamo a tanti altri coevi. La consapevolezza della difficoltà a mantenere un simile istituto, fece sì che tutti i mastri calzolai del Regno fossero invitati a prendere parte all’iniziativa. Venne stipulato un contratto con un tal Pascale Calenna affinché girasse l’intero territorio per incoraggiare i membri della corporazione a dare i fondi necessari al mantenimento del Conservatorio assicurando 12 doti matrimoniali, destinate a ragazze scelte per ciascuna Provincia del Regno. Il favore regio incoraggiò notevolmente gli appartenenti alla corporazione a partecipare all’impresa, che fu in grado di mantenere circa 80 ragazze agli inizi del XVII secolo, un numero che raggiungerà il suo apice nel 1629, registrando la presenza di 100 ragazze.
La vita del Conservatorio si distingueva per l’officiatura delle funzioni liturgiche con accompagnamento di musiche e canti.
L’Istituto prosperò fino a tutto il XVII secolo. Successivamente, le necessità di carattere economico, causa anche il disinteresse delle pubbliche autorità, soverchiarono le reali possibilità di sostentamento e di reperimento fondi, cosicché, agli inizi del XIX secolo, il Conservatorio veniva abbandonato. Grazie all’intervento di Ferdinando II e del cardinal Riario Sforza, si provvide a restaurare e a ridare vita perlomeno alla chiesa.
Il Conservatorio, recentemente restaurato, è stato affidato ad una associazione culturale che ne ha fatto un punto di incontro attraverso mostre ed eventi di socializzazione.
a.v.
📍Quartiere: Mercato, Via Antonio Ranieri
☨ Tipologia: Conservatorio per ragazze povere figlie dei calzolai
📅 Data di fondazione: 1587
👥 Fondatore: Corporazione dei Calzolai
Fonti
- ASN, Ministero degli Interni, II inventario
- ASN, Cappellano Maggiore, Statuti e Corporazioni, 1196, 53
- ASDN, Vicario delle Monache, 465 (Miscellanea [secc. XVII-XVIII] )
- ASDN, Visite pastorali, XIV
- De Stefano, Descrittione, p. 56
- Araldo, Cronica, pp. 270. 276
- Araldo, Repertorio, p. 95
- D’Engenio, Napoli Sacra, p. 417
- D’Aloe, Catalogo, p. 147
- De Magistris, Status Rerum, f. 401; f. 402, n. 229
- Celano, Notizie, Giornata III, p. 951
- Chiarini, Aggiunzioni, Giornata III, pp. 1206-1207
- Galante, Guida, Giornata VII, p. 274
Bibliografia
- Majetti Raffaele, Corporazioni di arti e mestieri napoletane dal XIV al XIX secolo, Napoli 1885.
- Filangieri Riccardo, Documenti per la storia, le arti, le industrie delle province napoletane, III, Napoli 1885 (rist. anastatica 2002), pp. 233-247
- Muto Giovanni, Forme e contenuti economici dell’assistenza nel Mezzogiorno moderno: Il caso di Napoli, in Timore e carità. I poveri nell’Italia moderna, a cura di Giorgio Politi, Mario Rosa e Franco della Peruta, Cremona 1982, pp. 237-258 (in part. pp. 246-247)
- Picone Concetta, in Napoli Sacra, IX Itinerario, Napoli 1994, p. 324
- Boccadamo Giuliana, Un “palombaro di palombe sante”. Squarci di vita quotidiana nei conservatori femminili napoletani sul finire del Cinquecento, in Munera Parva, a cura di Gennaro Luongo, II, Napoli 1999, pp. 277-315
- Guidi, Laura, Onore e status femminile negli istituti di reclusione napoletani dell’Ottocento, in Quaderni 2 (1988), n. s., n. 1, pp. 170-189
- Guidi Laura, L’onore in pericolo. Carità e reclusione nell’Ottocento napoletano, Napoli 1991, pp. 23-39
- Boccadamo Giuliana, Monache di conservatorio, bizzoche e romiti a Napoli fra XVII e XIX secolo, in Chiesa e Storia 6-7 (2016-2017), 131
- Valerio Adriana, I luoghi della memoria, I, Istituti religiosi Femminili a Napoli dal IV al XVI secolo, Napoli 2006 p. 347-349
- Rocca Giancarlo (a cura di), Dizionario dei semireligiosi e semireligiose in Italia dal concilio di Trento sino agli inizi del Novecento, promosso dalla Associazione dei professori di storia della Chiesa in Italia. (le voci relative agli istituti napoletani sono curate da Rosanna Esposito)