Santa Maria del Rosario a Porta Medina
Già anteriormente alla vittoria di Lepanto (7 ottobre 1571) l’ordine Domenicano si era distinto in tutto il Meridione per la diffusione della devozione al Rosario. La stessa fondazione del Conservatorio Femminile del SS. Rosario (intorno al quale scarsissime sono le informazioni) comunemente detto Rosariello alla Pignasecca, si deve all’impegno del domenicano frate Alberto Ceraso. Circa la data di fondazione, gli studiosi propendono per il 1626.
Il Conservatorio era destinato ad accogliere le figlie, ancora vergini, dei confratelli più poveri appartenenti alla Confraternita dei Fratelli dello Spirito Santo. A dispetto delle buone intenzioni iniziali, invalse ben presto l’uso di richiedere una dote per ottenere l'ingresso: ogni ragazza doveva corrispondere all’atto dell’oblazione una elemosina dotale, ricevendone poi un assegno mensile per il mantenimento.
Abolite, per la legge del 17 febbraio 1861, le case di tutti gli ordini religiosi in tutta Italia, furono conservati solo i Conservatori con l’obbligo di trasformarsi in opere di vita attiva e la casa di Santa Maria del Rosario a Portamedina venne mantenuta con un nuovo statuto. Fu stabilito di doversi aprire una scuola per ragazze povere e fino ai 21 anni d’età, dove potevano ricevere gratuitamente educazione e istruzione.
Nel 1929 il Conservatorio dei domenicani passò alle suore della Compagnia di Maria e nel 1937 venne riconosciuto legalmente come scuola. Oggi i locali del Conservatorio ospitano l’istituto scolastico Giovanna D’Arco.
a.v.
📍Quartiere: Montecalvario, Via Rosario a Portamedina, 31
☨ Tipologia: Conservatorio per ragazze povere
📅 Data di fondazione: 1568
⛪ Regola monastica: Domenicana
👥 Fondatori: Congrega dello Spirito Santo
Fonti
- ASDN, Vicario delle Monache, 428-430 (Esplorazioni 1-9 [1856-1861]; Badesse 1-10 [1810-1867]; Miscellanea)
- D’Aloe, Catalogo, pp. 679-680
- De Lellis, Aggiunta, Vol. III, f. 203
- De Magistris, Status Rerum, f. 445, col. 2
- Celano, Notizie, Vol. 6, Giornata VI, p. 1621
- Chiarini, Aggiunzioni, Vol. 6, Giornata VI, pp. 1689-1690
- Galante, Guida, Giornata X, p. 362
- Stato delle Opere Pie di Napoli al 1861, 37
Bibliografia
- Filangieri Ravaschieri Fieschi Teresa, Storia della carità napoletana, IV, Napoli 1879, 107-109;
- Valenzi Lucia, Poveri, ospizi e potere a Napoli (XVIII-XIX secolo), Milano 1995, pp. 23-40.
- Nicodemo Gabriella, Maria del Rosario, in Napoli Sacra, XI Itinerario, Napoli 1995, p. 654
- Guidi Laura, Onore e status femminile negli istituti di reclusione napoletani dell’Ottocento, in Quaderni 2 (1988), n. s., n. 1, pp. 170-189
- Guidi Laura, L’onore in pericolo. Carità e reclusione nell’Ottocento napoletano, Napoli 1991, pp. 23-39
- Valenzi Lucia, Poveri, ospizi e potere a Napoli (XVIII-XIX sec.), Milano 1995, pp. 23-40
- Valerio Adriana, I luoghi della memoria,I, Istituti religiosi femminili a Napoli dal IV al XVI secolo, Napoli 2006, pp. 373-375
- Rocca Giancarlo (a cura di), Dizionario dei semireligiosi e semireligiose in Italia dal concilio di Trento sino agli inizi del Novecento, promosso dalla Associazione dei professori di storia della Chiesa in Italia. (le voci relative agli istituti napoletani sono curate da Rosanna Esposito)