San Nicola a Nilo

L’origine dell’Istituto è legata all’opera di Sabato Anello che, a seguito dei disordini provocati dalla rivolta di Masaniello nel 1646, raccolse ragazze e ragazzi orfani, portandoli in una casa presa in affitto nella piazza di Porto e provvedendo alle loro esigenze attraverso un’incessante opera di questua per la città. Il Consigliere Regio Tommaso d’Aquino dei principi di Castiglione, dietro richiesta del viceré, conte di Onate, impietosito per la condizione dei giovani estremamente poveri e affamati che giravano per le strade, si adoperò per chiedere al marchese de' Mari di donare un suo palazzo ad Anello. Questo primo Istituto, dopo essersi emancipato dal Foro ecclesiastico e postosi nel 1649 sotto Regio patronato, divenne del tutto laicale sotto la protezione di Donna Costanza Siscara, moglie di D’Aquino. Nel 1650, lasciata la casa del marchese de Mari, venne trasferito accanto alla chiesa di S. Nicola, entrambi intitolati a san Nicola di Bari, celebre per la sua opera di redenzione di fanciulle traviate. Nasceva, così, il Conservatorio di S. Nicola a Nilo dove le ragazze venivano educate alla fede cattolica e nel lavoro, mentre i ragazzi venivano posti a bottega.

 Trasformato in monastero nel 1749 nell’osservanza della Regola di san Filippo Neri, quello che era stato un Istituto laico di Regio Patronato passò alle dipendenze della Curia arcivescovile.

Con la soppressione dei monasteri si decise di ammettere ragazze povere, di buona famiglia, con camere ad affitto e pernottanti che avevano il divieto di uscire se non per legittima causa. Vi erano inoltre camere concesse gratuitamente a donne povere e venivano effettuate cure mediche, distribuite medicine e altri benefici alle più bisognose. Due delle ragazze beneficiate, dette «Figliole dell’Opera», erano di nomina della famiglia Caramanico che, come discendente del fondatore Tommaso d’Aquino, aveva conservato tale diritto.

Trasformato in Casa per anziani nel Dopoguerra, l’edificio è stato completamente restaurato dopo il terremoto del 1980 e assegnato alla Comunità di Sant'Egidio.

Dalla strada è ancora possibile osservare l’antico portale in piperno, nella cui lunetta sono dipinti i simboli di san Nicola, il pastorale, la mitra vescovile e una delle tre sfere, che normalmente raffigurano il santo, in ricordo dei tre globi d’oro che donò come doti a tre ragazze perché non fossero indirizzate dal padre al meretricio.

a.v.

Fotografie di Marcello Erardi


📍Quartiere: San Lorenzo, Via San Biagio Dei Librai, 10

 ☨  Tipologia: Conservatorio per orfani

📅 Data di fondazione: 1649

⛪ Regola monastica: Regola di S. Filippo Neri

👤 Fondatore: Sabato Annella

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