San Francesco Saverio ai Miracolilli
Fondato nel 1802 dal secolare Pietro Cioffi per accogliere orfane povere della zona dei Vergini, il Ritiro conobbe prosperità grazie all’appoggio del parroco don Gaetano Stellato, di don Francesco Maria Orefice e, soprattutto, grazie alle elargizioni della benefattrice Sara De Marino, duchessa della Cerra degli Angeli alle Croci. Dopo aver donato nel 1829 un appartamento di sua proprietà, situato il secondo piano del suo palazzo a Santa Maria degli Angeli alle Croci, Sara De Marino indicava l’Istituto quale erede universale di tutte le sue sostanze nelle sue volontà testamentarie del 19 febbraio 1832. Altri benefattori avrebbero seguito il suo esempio, donando, tra il 1834 e il 1861, cospicui beni mobili e immobili; tra questi vanno ricordati Nicola Piscopo, don Angelantonio De Lisa, Donna Raffaella e Donna Vincenza Domini, Maddalena e Anna Di Majo.
Per essere ammesse, l’età doveva essere non inferiore a 7 anni e non superiore a 16; le ragazze dovevano essere nate da legittimo matrimonio, essere illibate e di buona morale, preferibilmente, povere. Scopo del Ritiro era di fornire le ragazze di una adeguata istruzione che consentisse loro di inserirsi nel mondo del lavoro. Le materie di insegnamento erano italiano, francese, storia, geografia, calligrafia e aritmetica. Parimenti agli altri Istituti femminili, un posto particolare era riservato all’insegnamento del ricamo, del taglio d’abiti e del confezionamento di fiori.
Nel 1850 si contavano ventitré ragazze a carico dell’Istituto, che svolgevano le mansioni di maestre, prefette, inservienti e giubilate (giovani meritevoli utilizzate come educatrici); oltre a queste, vi erano quaranta paganti e trenta ragazze povere che frequentavano gratuitamente la scuola.
Sull’entrata del Ritiro si legge: Audite Filiae audite me / timore Domini docebo vobis
Attualmente il complesso è sede della Casa Maria Regina della Congregazione delle Figlie di Cristo Re.
a.v.
📍Quartiere: San Carlo all'Arena, Vico S. Maria degli Angeli alle Croci, 12
☨ Tipologia: Ritiro per orfane
📅 Data di fondazione: 1802
👥 Fondatori: Pietro Cioffi, duchessa Sara de Marino, don Francesco M. Orefice, il curato Gaetano Stellato
Fonti
- Chiarini, Aggiunzioni, Introd., p. 186
- Stato delle Opere Pie di Napoli al 1861, n. 62
Bibliografia
- Staffa Scipione, Del riordinamento degli stabilimenti di beneficenza nella città di Napoli, Napoli 1867, p. 68
- Filangieri Ravaschieri Fieschi Teresa, Storia della carità napoletana, IV, Napoli 1879, pp. 209-214
- Vecchione Ernesto - Genovese Enrico, Le istituzioni di beneficenza nella città di Napoli, Napoli 1908, pp. 189-190
- Illibato Antonio, La visita pastorale del cardinale Sisto Riario Sforza nella diocesi di Napoli (1850-1877), in Campania Sacra 1-2 (1988), p. 189
- Guidi Laura, L’onore in pericolo. Carità e reclusione femminile nell’ottocento napoletano, Napoli 1991, pp. 23-39
- Valerio Adriana, I luoghi della memoria, II, Istituti religiosi femminili a Napoli dal 1600 al 1861, Napoli 2006, pp. 183-185
- Boccadamo Giuliana, I conservatori femminili a Napoli e nel Regno nella prima metà dell'ottocento. Persistenze e innovazioni, in L'istruzione in Italia tra sette e ottocento. Da Milano a Napoli: casi regionali e tendenze nazionali, I, a cura di Bianchi, Brescia 2012, pp. 828-829
- Rocca Giancarlo (a cura di), Dizionario dei semireligiosi e semireligiose in Italia dal concilio di Trento sino agli inizi del Novecento, promosso dalla Associazione dei professori di storia della Chiesa in Italia. (le voci relative agli istituti napoletani sono curate da Rosanna Esposito)