S. Maria di Loreto
Fondata nel 1537 dal protonotario Giovanni de Tappia grazie alla raccolta di elemosine elargite dai napoletani, l'Istituto era destinato ad accogliere orfani di entrambi i sessi per dare loro un ricovero e un’istruzione cristiana.
Dopo la morte del fondatore, l'istituto fu retto da sette Governatori laici e ospitava nel 1550 cento ragazzi e una trentina di ragazze. Considerato più un monastero che un Conservatorio, la sezione femminile vedeva la presenza di ragazze, vestite di bianco, chiamate monache orfane, che contribuivano con lavori di seta o di cucito al proprio mantenimento.
Fu inserito nel novero dei monasteri soppressi da Alfonso Carafa, che collocò le orfane all’Annunziata. Il Conservatorio maschile restò invece e fu affidato alla guida dei padri comaschi divenendo uno dei quattro conservatori musicali di Napoli trasferendosi poi a S. Pietro a Majella. L’edificio fu adibito nel 1817 ad Ospizio per vecchi e bambini storpi; nel 1834 esso divenne sede dell’ancora esistente Ospedale Loreto.
a.v.
📍Quartiere: Mercato, Vico S. Giovanni, 19
☨ Tipologia: Conservatorio/Monastero per orfane e orfani
📅 Data di fondazione: 1537, Sopp. 1564
👤 Fondatore: Giovanni Tappia
Fonti
- De Stefano, Descrittione, p. 187
- Araldo, Cronica, pp. 18. 21. 301
- Araldo, Repertorio, p. 200
- D’Engenio, Napoli Sacra, pp. 648-649
- Celano, Notizie, Libro V, p. 661
- Chiarini, Aggiunzioni
- Galante, Guida, Giornata VII, pp. 281-283
Bibliografia
- Di Giacomo Salvatore, Il Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo e quello di S. M. di Loreto, Firenze 1928, pp. 180-181.
- Boccadamo Giuliana, Istruzione ed educazione a Napoli tra il Concilio di Trento e l’espulsione dei Gesuiti, in Annali di Storia dell’Educazione e delle Istituzioni Scolastiche, 3 (1996), pp. 25-52.
- Rocca Giancarlo (a cura di), Dizionario dei semireligiosi e semireligiose in Italia dal concilio di Trento sino agli inizi del Novecento, promosso dalla Associazione dei professori di storia della Chiesa in Italia. (le voci relative agli istituti napoletani sono curate da Rosanna Esposito)