S. Maria della Misericordia
Non si hanno notizie certe sull’origine del monastero, situato fuori della Porta di S. Gennaro; si ha memoria soltanto dell’esistenza di un antico, piccolo cenobio di benedettine che avrebbe ospitato attorno al 1560 una trentina di monache, guidate dalla badessa Dianora Galluccia, e che potevano disporre di una rendita annua di 600 ducati.
Nel 1564, assieme ad altre quattro case religiose (S. Aniello, S. Agata, S. Benedetto, S. Festo), il monastero venne soppresso dall’arcivescovo Alfonso Carafa. Le monache furono trasferite in S. Arcangelo a Baiano, che sarebbe stato a sua volta chiuso nel 1577.
Istituita una Congrega di nobili intitolata alla Vergine della Misericordia, Gaetano da Thiene avrebbe disposto, nella seconda metà del ‘500, la creazione di un ospedale per sacerdoti bisognosi, sorto accanto alle vestigia dell’antico monastero.
a.v.
☨ Tipologia: Monastero benedettino
📅 Data di fondazione: XVI Sec., Sopp. 1564
⛪ Regola monastica: Benedettina, sotto la direzione dei teatini
Fonti
- De Stefano, Descrittione, p. 177
- Araldo, Cronica, p. 301
- Araldo, Repertorio, p. 198
- D’Aloe, Catalogo, p. 521
- De Magistris, Status Rerum, f. 445, n. 318
- D’Engenio, Napoli Sacra, p. 605
- Celano, Notizie, Giornata V
- Galante, Guida, Giornata XIV, p. 435
Bibliografia
- De Maio Romeo, Alfonso Carafa cardinale di Napoli (1540-1565), Città del Vaticano 1961, pp. 165-166.
- Valerio Adriana, I Luoghi della Memoria. Istituti religiosi femminili a Napoli dal IV al XVI secolo, Napoli 2006, pp. 231-233