S. Girolamo delle Monache

Il monastero venne fondato nel 1434 da quattro nobildonne appartenenti al Terz’Ordine francescano: Luisa Lopizzano, Orsola Cacciottoli, Caterina di Calabria e Grazia Sorrentino. Queste, avendo ricevuto in dono da Giovan Domenico Manso, canonico del Seggio di Porto, alcune abitazioni della zona di Mezzocannone, si erano risolte a dar vita ad un monastero intitolato a S. Girolamo che accoglieva monache appartenenti sia alle famiglie nobili napoletane (Spinelli, Brancaccio, Dentice) sia a quelle del ceto civile.

Fra la metà del ‘500 e quella del ‘600 il numero delle religiose oscillò tra le 45 e le 53, comprese le novizie e le converse, escludendo le 14 educande.

Dopo la peste del 1524, due religiose, Lucrezia Capece ed Antonia Monforte, uscirono dal monastero e, aspirando a una vita monastica più rigorosa, decisero di passare dal Terz’Ordine Francescano alla Regola di santa Chiara, fondando un nuovo monastero, S. Maria del Gesù delle Monache.

Alla fine del ‘500, altre lasciarono S. Girolamo: suor Eufrosina, al secolo Vittoria de Silva, uscì per fondare il monastero della SS. Trinità, di vita più rigorosa, e nel 1569, Luisa Paparo andò a dirigere il cosiddetto Conservatorio delle Paparelle, fondato dal padre Aurelio nel 1561 per «ragazze povere tutte di buoni natali».

S. Girolamo fu soppresso nel 1808 e i suoi locali furono adibiti ad officina, mentre la chiesa venne affidata ai Terziari francescani. Ulteriori trasformazioni si ebbero nell’ambito del progetto del Risanamento per allargare via Mezzocannone. Oggi sono ancora visibili elementi dell’antico porticato, le scale del monastero e la torre campanaria. La chiesa, sede della F.U.C.I., è stata restaurata dopo il terremoto del 1980.

a.v.