Riflessi all’imbrunire

Esther Basile e La filosofia al tramonto dell’umano: dialogo fra democrazia e amicizia

Il libro di Esther Basile Riflessi all’imbrunire. Tre filosofe fra democrazia e amicizia: Hannah Arendt, Simone Weil, Maria Zambrano (Napoli 2024) si colloca al crocevia fra filosofia, storia e letteratura, rappresentando un’analisi straordinariamente raffinata del pensiero di tre figure che hanno attraversato le ombre del XX secolo per offrirci luci essenziali. Hannah Arendt, Simone Weil e Maria Zambrano non sono solo nomi di una filosofia che ha resistito alla disumanizzazione del loro tempo: sono fari che orientano il nostro presente, in cui democrazia e amicizia si intrecciano come pilastri per la sopravvivenza di una società autenticamente umana.

Esther Basile riesce nell’impresa non facile di restituire la profondità di queste tre filosofe, mostrandone i tratti comuni e le differenze. Il concetto di democrazia, inteso come orizzonte aperto alla pluralità e alla responsabilità, e il valore dell’amicizia, inteso non solo come legame personale ma come fondamento di una vita comunitaria, diventano i cardini di un pensiero che si radica nella ricerca della giustizia e della bellezza.

Hannah Arendt, con la sua riflessione sull’agire politico come forma di creazione del mondo comune, Simone Weil, con il suo ineguagliabile sguardo sul dolore e sull’ingiustizia, e Maria Zambrano, con il suo tentativo di dare voce a un’umana poesia della ragione, emergono in queste pagine come figure vive, lontane dalla cristallizzazione accademica. L’autrice interpreta il loro pensiero con sensibilità e chiarezza, intrecciandolo con un’esplorazione della dimensione emozionale e valoriale che definisce l’essere umano.

Il libro è anche un’opera letteraria: il titolo Riflessi all’imbrunire suggerisce una tensione crepuscolare, un momento di riflessione che non è solo una fine, ma un passaggio, uno spazio per domandarsi quale sia il destino dell’umano in un mondo che sembra dimenticarne le radici. La scrittura di Basile, attenta e curata, invita il lettore a fermarsi, a meditare su come i concetti di giustizia, felicità, amicizia e uguaglianza siano più che idee: sono vie per la costruzione di un’etica condivisa.

Quest’opera è dunque più di un libro: è un manifesto filosofico e culturale, che sfida lettrici e lettori  a ripensare la modernità attraverso le lenti di tre donne, che hanno fatto della filosofia un impegno con il mondo. Ed è anche un invito a non dimenticare che, come affermava Maria Zambrano «Solo chi ama sa». In queste parole si condensa il messaggio della filosofa napoletana Esther Basile: la democrazia e l’amicizia sono, innanzitutto, atti d’amore per l’umanità.

 

L’AUTRICE

Esther Basile è una filosofa, scrittrice e attivista culturale italiana di origine napoletana, molto impegnata nella promozione della filosofia, della letteratura e dei diritti delle donne. Collabora con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, ed è stata presidente della Consulta Regionale Femminile della Campania per le Pari Opportunità, dove ha lavorato per migliorare le condizioni delle donne, incluse quelle nelle carceri del Sud Italia. È fondatrice e presidente dell’Associazione Culturale Eleonora Pimentel Lopez de Leon, nata nel 1996, che promuove iniziative culturali e filosofiche in Italia e all’estero. Ha ideato il Festival “Alchimie e Linguaggi di Donne” e il progetto “La Tela del Mediterraneo”, focalizzato sui diritti delle donne nel Mediterraneo. Inoltre, ha curato quaderni e progetti per preservare la memoria culturale e femminile, come il Premio Letterario “L’Iguana”, dedicato ad Anna Maria Ortese. Dal punto di vista letterario, Esther Basile ha pubblicato saggi, raccolte poetiche e opere dedicate a figure storiche e culturali significative come Eleonora Pimentel e Simone Weil. I suoi studi si concentrano anche su grandi autrici del Novecento e sull’importanza della memoria storica e culturale per le nuove generazioni.

Rosa Bianco

10 dicembre 2024

 

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