Ospedale Lina Ravaschieri
Alla memoria dell'unica figlioletta Lina che, prima di morire all'età di 12 anni nel 1861, le disse: «Mamma! Sono tanti i poveri che soffrono!», la benefattrice Teresa Ravaschieri Fieschi (1826-1903) volle dedicare un luogo di cura per i bambini da lei stesso fondato. Per realizzare l'impresa raccolse fondi, grazie a spettacoli di beneficenza, ad amicizie altolocate e a commercianti, che le consentirono di avviare i lavori di ristrutturazione di un vecchio ricovero nato per le vedove e le orfane di militari borbonici.
L'ospedale, intitolato, appunto, a Lina Ravaschieri, fu inaugurato il 25 giugno 1879, con 24 letti pagati da benefattori. Trovò ben presto anche il sostegno del re Umberto I e della regina Margherita e Teresa Filangieri riuscì in breve tempo a costituirlo come Ente Morale consentendogli di vivere autonomamente fino al 1938.
Molte le attività e i reparti aperti che lo resero tra i primi in Italia soprattutto nel settore ortopedico.
Della nascita dell'Ospedale e della fitta rete di relazioni che consentirono la realizzazione dell'opera di carità ne parla la stessa Ravaschieri nel libro Come nacque il mio ospedale (1903).