Maria Isabella di Borbone

Madrid, 6 Luglio 1789 – Portici, 13 Settembre 1848
Regina consorte di Napoli

Maria Isabella, la seconda moglie di Francesco I, cugina del suo sposo per parte paterna, era l’undicesima figlia di Maria Luisa di Borbone Parma e Carlo IV di Borbone Spagna, figlio di Carlo e Maria Amalia. Nacque a Madrid il 6 luglio 1789. Il 4 ottobre 1802, a Barcellona, furono celebrate le nozze reali. L’incontro tra i due sposi, lui venticinquenne e lei tredicenne fu un disastro. Francesco era uomo fatto, preparato politicamente a gestire la guida di uno Stato, già padre, Isabella invece era una timida adolescente che non aveva ancora avuto le mestruazioni, assolutamente priva di qualsivoglia visione politica, ancora legata ai giochi e ai sogni. Tornarono insieme a Napoli, il futuro re e la sposa bambina. Ad attenderla una città che fece festa, con i lazzari che urlavano al porto, che chiedevano aiuto. Isabella crebbe e iniziò il suo ruolo di fattrice. Nel 1804, quando aveva soli quindici anni, nacque la prima figlia, Luisa Carlotta. Altre cinque femmine e sei maschi seguirono nel tempo, a ritmi incessanti. Divenne regina nel 1825. Ma fu regina per poco. In attesa di sedere sul trono cercò di sistemare la figliolanza. Lo fece soprattutto rinsaldando i rapporti con la sua famiglia d’origine. Come accade alle donne che si trovano a gestire una posizione di potere, anche Maria Isabella puntò sulla formazione delle fanciulle. Ridiede vita all’educandato de’ Miracoli, che nel 1813 era stato fondato da Carolina Bonaparte; quest’ultima aveva fatto trasformare il chiostro grande del Monastero di Santa Maria della Provvidenza ai Miracoli in sede dell’Educandato femminile Real Casa Carolina, dove si trasferirono le educande del collegio femminile di Aversa che era stato fondato da Giuseppe Bonaparte. Nel 1829 ne divenne direttrice e i due istituti presero il nome di primo e secondo educandato Regina Isabella Borbone. Seguì le attività delle allieve partecipando personalmente alle iniziative che venivano promosse, ne dettò la linea controllando l’andamento didattico e disciplinare delle giovani; aveva un appartamento suo all’interno degli edifici e qui, di frequente, risiedeva per trascorrere con loro tempo e dedicare loro attenzioni. Fu l’attività a cui tenne di più, fino alla morte. Da un lato le figlie della nobiltà e delle classi agiate negli educandati, e dall’altro presenza e cura per gli istituti che accoglievano le fanciulle povere. Pose sotto la sua ala protettiva le donne. Si prese cura di loro: visitava le inferme confortandole, portava pace nelle liti. Quando rimase vedova Maria Isabella aveva 41 anni, era nel pieno della sua maturità di donna. Da allora fu regina madre.  Sposò nel 1839, morganaticamente, il giovane ufficiale capuano Francesco del Balzo, conte, rampollo di una delle più antiche ed illustri famiglie del Regno, di sedici anni più giovane. Andarono ad abitare nella reggia di Capodimonte dove condussero una vita quasi borghese. Qui Maria Isabella visse i suoi ultimi anni nella quiete della sua dimora, guardando dall’alto il golfo di Napoli, fra quadri e suppellettili Biedermeier.

Nadia Verdile


Pieter van Hanselaere, Pubblico dominio, via Wikimedia Commons

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