Maria Grazia Cicala

Melito di Napoli 16 marzo 1894 - 28 dicembre 1974

Fondatrice

in una famiglia profondamente religiosa, i primi anni della sua vita la videro impegnata insieme con sua madre nell’assistenza ai poveri e nella cura ai più bisognosi.
Il legame della famiglia con i Redentoristi e i Frati Minori molto probabilmente influirono non poco nel far maturare in lei la decisione di consacrarsi a Dio.
Entrò nel monastero di clausura delle “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato” di Casoria e il 31 dicembre 1919 emise i voti di povertà, castità e obbedienza, assumendo il nome di Madre Eucaristica dell’Assunzione, ma la salute cagionevole la costrinse a lasciare il monastero e tornare a Melito dove le fu consentito di continuare ad indossare l’abito da religiosa. Qui si occupò della formazione spirituale di alcune giovani donne affidatele dal parroco Mons. Balsamo.
Il 25 marzo 1932 nacque la “Pia Società delle Vergini Eucaristiche”, nome che fu cambiato in “Ancelle Eucaristiche” dal Cardinale Corrado Ursi, arcivescovo di Napoli che riconobbe la Congregazione di diritto diocesano il 25 luglio 1972.
L'essere nata in una famiglia benestante le consentì il 6 agosto 1934 di dare inizio ad una vita comunitaria, insieme ad altre sue undici compagne, in una casa colonica donatale dal padre. Fu costruito un orfanotrofio, la scuola materna ed elementare punti di riferimento per gli abitanti del luogo.
Il 26 aprile fu il giorno della prima vestizione e il 31 maggio quello della emissione dei consigli evangelici.
Il 16 gennaio 1956 il cardinale Marcello Mimmi riconobbe la “Pia Società delle Vergini Eucaristiche” come istituto di diritto diocesano, ma bisognerà aspettare il 23 novembre 1975 affinché la Congregazione venisse riconosciuta di diritto pontificio dal Cardinale Agostino Mayer, Prefetto della Congregazione dei Religiosi.
Madre Eucaristica morì il 28 dicembre 1974 mentre praticava gli esercizi spirituali.
Il suo motto era: «Lode, Amore e Riparazione», esortava le sue figlie a: «Vivere il Vangelo con slancio e generosità». Ed è quello che fanno le suore ancora oggi esprimendo il loro carisma alternando la preghiera all’azione, il lavoro alla contemplazione.
I frutti del loro impegno nell’apostolato come nell’evangelizzazione si possono vedere in Africa e nel sud-est asiatico dove hanno fondato missioni in Uganda e in Indonesia.
In Campania sono presenti a Melito di Napoli, dove si trova la Casa Madre, e la scuola dell’infanzia e primaria “Istituto S. Stefano” in Via Lavinaio n.46.

Patrizia Priore

 

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