Maria Giuseppa Guacci

Napoli, 20 giugno 1807 - Napoli, 25 novembre 1848
Poetessa

Nacque a Napoli il 20 giugno 1807 da Giovanni e da Saveria Tagliaferri. Fu una poetessa molto stimata e conosciuta negli ambienti letterari della sua epoca. Il padre sembra che non curasse particolarmente l'educazione della figlia, ritenendola, in quanto donna, dedicata esclusivamente alla cura della casa. La madre, invece, ne incoraggiò la vocazione letteraria. Decise infatti di affidarne l'istruzione al poeta Domenico Piccinini che la Guacci conobbe a tredici anni.

Dal 1830 frequentò la scuola di Basilio Puoti a Palazzo Bagnara, dove ebbe l'occasione di conoscere e frequentare stimati nomi della letteratura come Antonio Ranieri, Francesco de Sanctis, Luigi Settembrini, i fratelli Imbriani e molti altri, con i quali condivise non solo gli interessi letterari, ma anche l’attività politica.

Tra i salotti letterari, allora molto attivi a Napoli, la Guacci frequentò particolarmente quello di Francesco Ricciardi, conte di Camaldoli, di Giuseppe De Cesare e di Carlo Troja. Conobbe anche Giacomo Leopardi, con il quale rimase in contatto. Collaborò con altre poetesse come Irene Ricciardi e Laura Beatrice Oliva, cui era fortemente legata.

Nel 1833, conobbe Antonio Nobile, assistente all'Osservatorio di Capodimonte e professore di Algebra nell'Università di Napoli, che avrebbe sposato due anni dopo e dal quale ebbe due figli: Arminio, che seguì le orme paterne, ed Emilia, docente di filosofia morale e direttrice della sezione Lucchesi Palli della Biblioteca Nazionale di Napoli.

Il 31 dicembre 1833 fu insignita della medaglia di Socia benemerita dell’Accademia tiberina; tuttavia il riconoscimento più importante fu quello di essere stata la prima donna ammessa alla Pontaniana di Napoli, una delle istituzioni più prestigiose del mondo culturale nazionale.

Nel 1836, anno del colera, la Guacci si prodigò in ogni modo per alleviare le sofferenze dei più poveri, annotando con meticolosa attenzione gli eventi. Dalle sue riflessioni nacque Storia del cholera, edita solo nel 1978 da Carolina Fiore Nobile, moglie di un suo nipote.

Fondò, nel 1840, la Società degli asili infantili. Inoltre si interessò all’istruzione delle minoranze, pubblicando nel 1841 l’Alfabeto e, l’anno successivo, le Seconde letture per fanciulli dai 9 a 12 anni.

La Guacci scrisse inoltre sui periodici Omnibus, Museo di letteratura e di filosofia e Foglio settimanale di scienza e lettere ed arti; le sue raccolte di sonetti, canzoni, odi e poemetti sono riunite in tre volumi di Rime.

Dopo i moti del maggio 1848 i Borbone esonerarono il marito dalla cattedra di Algebra per aver preso parte al Governo Costituzionale.

Morì improvvisamente a Napoli il 25 novembre dello stesso anno, mentre ancora si impegnava a raccogliere fondi a favore degli esuli e dei prigionieri politici.

Paola Eloquente

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