Maria d'ungheria

1257 - Napoli, 1323
Regina,, benefattrice

Maria d'Ungheria, figlia di Stefano V re d'Ungheria e della regina Elisabetta dei Cumani, andò in sposa appena diciassettenne al re di Napoli, Carlo II. La santità era molto sentita e vicina alla casa regnante sia a Napoli sia in Ungheria con la figura di santa Elisabetta sua nipote diretta, canonizzata nel 1235. Lo stesso fratello di Carlo I, Luigi IX di Francia, era considerato il prototipo del Re-Santo.

La regina mantenne un costante rapporto con l'ordine francescano reso ancora più forte dai voti presi da suo figlio Ludovico, poi divenuto vescovo di Tolosa e santificato nel 1317. Appoggiò la politica del marito tesa a rappresentare lui e la sua stirpe come sovrani cristiani, guelfi e devoti: durante il regno angioino edificarono molte chiese, prediligendo Carlo II i Domenicani e Maria le Clarisse di Donnaregina dove volle realizzare il proprio sepolcro.

La regina, dopo il gravissimo terremoto del 1293 che danneggiò la chiesa e il convento in modo irrimediabile, volle, infatti, finanziare la costruzione di un nuovo complesso. Nel suo testamento, pur facendo molte donazioni alle chiese più importanti di Napoli, fu particolarmente generosa verso le monache di Donnaregina presso cui aveva deciso di essere seppellita. Nonostante i cambiamenti e le trasformazioni anche strutturali, nella chiesa trecentesca ancora si può sentire la sua presenza a partire dagli stemmi araldici che si rincorrono sulle volte: quello angioino a gigli d'oro su fondo blu e quello ungherese a bande bianche e rosse.

La morte colse la regina il 25 marzo del 1323 e della sua sepoltura se ne occupò, a partire dall'anno successivo, Tino di Camaino che era diventato un artista stipendiato dalla corte.

La tomba è certamente il vero prototipo delle tombe angioine con tabernacolo gotico a parete, sarcofago retto da virtù cariatidi, arca scolpita con figura distesa dietro cortine aperte da angeli e Madonna o Cristo benedicente a cui la figura defunta viene presentata.

Mario Gaglione


Cristoforo Orimina, Pubblico dominio, via Wikimedia Commons


Sepolcro di Maria d'Ungheria
Monastero di S. Maria Donnaregina

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