Le Convertite degli Incurabili
Il monastero detto de Le Convertite si inserisce nell’ambito delle opere assistenziali nate grazie all’opera di numerose personalità gravitanti intorno all’Ospedale degli Incurabili.
Fondato nel 1538 per volontà di Maria Ayerba, amica e discepola di Maria Lorenza Longo, e di un gruppo di aristocratici napoletani, l’Istituto venne concepito quale rifugio per le giovani donne vittime della piaga della prostituzione. Sin da principio si volle imprimere un carattere di estrema severità; venivano accolte, dopo scrupoloso esame, soltanto quelle donne che mostrassero una chiara volontà di abbandonare la vita sinora condotta.
Il testo delle Regole fu stilato da Ottaviano Preconio (allora vescovo di Monopoli). Sottoposto al vaglio di papa Pio V, subirono degli aggiustamenti che ne inasprirono i contenuti in linea con l’estremo rigore propugnato dalla Riforma Tridentina: la vita delle recluse era improntata sulla penitenza, sull’ascesi e sulle punizioni (anche carcerarie) in caso di trasgressione della Regola. La severità estrema della vita nel monastero è testimoniata dal fatto che alcuni trasgressioni, come fuggire dal monastero, erano punite con la reclusione a vita, ma anche il rispondere in malo modo a una consorella, alla badessa o al padre spirituale prevedeva pene di reclusione o di chiusura nei ceppi; quelle che venivano alle mani erano addirittura scomunicate.
Malgrado un simile regolamento, nel 1548 la popolazione del monastero si accrebbe in maniera tale da renderne difficile il mantenimento: ormai non erano soltanto le ex prostitute a chiedere di esservi ammesse.
Alla morte di Maria Ayerba subentravano, intanto, in veste di amministratori i Governatori dell’Ospedale degli Incurabili.
Il monastero delle Convertite era situato dove è attualmente il Centro Tubercolare, subito dopo la Porta Grande dell’Ospedale. Dal monastero uscirono alcune religiose che dettero vita al terzo monastero posto sotto la giurisdizione degli Incurabili, quello delle Riformate.
a.v.
📍Quartiere: San Lorenzo, Via Luciano Armanni
☨ Tipologia: Monastero
📅 Data di fondazione: 1538, Sopp. 1808
⛪ Regola monastica: Terz’Ordine francescano
👩🏻 Fondatrici: Maria Lorenza Longo, Maria Ayerba
Fonti
- ASDN, Liber Visitationum Monialium, I (Ascanio Filomarino), ff. 160,162
- BNN, Ms. XI E 29, f. 43
- BNN, Fondo S. Martino, ms. 176
- Costituzioni delle Convertite di Napoli, pubblicate in Vitale Giuliana, Ricerche sulla vita religiosa e caritativa a Napoli tra medioevo ed età moderna, in “Archivio Storico per le Province Napoletane”, 85/86 (1968-1969), pp. 273-291
- Araldo, Repertorio, p. 200
- Magnati Vincenzo, Teatro della carità, istorico, legale, mistico, politico in cui si dimostrano le opere tutte della Real Santa Casa degl’Incurabili che si esercitano sotto il titolo di S. Maria del Popolo nella città di Napoli in beneficio del prossimo…, Venezia 1727.
Bibliografia
- Vitale Giuliana, Ricerche sulla vita religiosa e caritativa a Napoli tra medioevo ed età moderna, in Archivio Storico per le Province Napoletane, 85/86 (1968-1969), pp. 265-292.
- Toppi Francesco Saverio, Maria Lorenza Longo donna della Napoli del Cinquecento, Pompei 1997 (in part. 105-117).
- Boccadamo Giuliana, Maria longo, l’Ospedale degli Incurabili e la sua insula, in Campania Sacra, 1-2 (1999), pp. 37-170.
- Boccadamo Giuliana, Dinamiche di potere e vita comunitaria nella gestione dei monasteri di clausura, in Oltre le grate. Comunità regolari femminili nel mezzogiorno moderno tra vissuto religioso, gestione economica e potere urbano, a cura di Mario Spedicano e Angelo D’Ambrosio, Bari 2001, pp. 77-106.
- Valerio Adriana, I Luoghi della memoria. I Istituti religiosi femminili a Napoli dal IV al XVI secolo, Napoli 2006, pp. 80-81.