Laura Terracina

Napoli, 1519 – 1577?
Poetessa

Molto apprezzata dai contemporanei, Laura Terracina, membro dell'Accademia napoletana degli Incogniti con lo pseudonimo di Febea, fu lodata, tra gli altri, anche Luigi Tansillo e fu in corrispondenza con Vittoria Colonna e con molti poeti del suo tempo. La sua raccolta di Rime, in stile petrarchesco, che ebbe numerose riedizioni, esprime un tormento esistenziale con toni di grande modernità circa il senso del vivere.

Nel suo Discorso sopra tutti li primi canti di Orlando Furioso, Laura fa una critica aspra alla società del tempo e alla crisi dei valori morali del tempo. L'interesse nei confronti di tematiche tipicamente maschili, quali la guerra, la politica e il potere, è bilanciato dall'attenzione verso la questione femminile. Importanti sono le sue riflessioni a difesa delle donne e contro il dominio della cultura patriarcale. In tal senso la sua rilettura dell’Orlando furioso di Ariosto può essere definito  un manifesto femminista ante litteram.

Tra il 1570 e il 1572 compose sonetti indirizzati ai cardinali riuniti in conclave da cui fu eletto papa Gregorio XIII.

Incerta la data della morte. Rimane soltanto l'epitaffio critico di Benedetto Croce.

Paola Eloquente

Rijksmuseum, CC0, via Wikimedia Commons

condividi su