Il cenacolo religioso di Giulia Gonzaga
La nobildonna e mecenate Giulia Gonzaga (1512-1566) aveva dato vita, presso il monastero di S. Francesco delle Monache, a un cenacolo di riflessione religiosa intensa e impegnata, che promuoveva una spiritualità alimentata dalla meditazione sull’amore di Dio, elaborata dal mistico spagnolo Juan de Valdés, esule a Napoli dal 1533. Vi partecipavano numerose persone sensibili tanto alle tematiche di una fede radicata nella conoscenza della sacra Scrittura, quanto all’esperienza di profonda interiorità da contrapporre alle forme esteriori dei riti. Le posizioni erano vivaci e articolate all'interno del gruppo, aristocratico e intellettuale, cui aderirono, tra gli altri, Costanza d’Avalos, Maria d’Aragona, Vittoria Colonna, Isabella Bresegna, Ferrante Sanseverino, Bernardo Tasso, Galeazzo Caracciolo, Marcantonio Flaminio, Mario Galeota, Pietro Carnesecchi: tutti nomi di alto profilo, che si muovevano all'interno del vasto movimento di riforma cattolica, così come è stato definito dagli storici del periodo, per distinguerlo dalla riforma protestante che stava prendendo forma in quegli stessi anni.
Sede del cenacolo di Giulia Gonzaga
Monastero di S. Francesco delle Monache