Da Scuola di periferia a centro di legalità.

Scritto da: Prof.ssa Giusy Marzocchella, con la presentazione di: Luigi De Magistris

 

Il LIBRO

Oggi la globalizzazione della ricerca e la crisi della società, assegna ai dirigenti scolastici ampie funzioni e responsabilità nella conduzione delle istituzioni educative in relazione a compiti di indirizzo, promozione dell'offerta formativa e di valorizzazione di tutte le risorse professionali delle comunità scolastiche. La diversità delle linee gestionali nelle scuole di periferia, appare, in tutta la sua portata come un "fatto manifesto", che rende problematico ogni tentativo di classificazione. Ogni scuola di frontiera racchiude una mission istituzionale, un "pensiero educativo" che emerge e si modifica quotidianamente attraverso le mille incombenze burocratiche e difficili problemi contingenti. Fare leva su un'attenta operazione di guidance da parte della scuola significa orientarsi verso una prospettiva pedagogica che colloca gli interventi educativi secondo un disegno di corresponsabilità, flessibilità gestionale e Alleanza educativa.

L' AUTRICE

La prof.ssa Giusy Marzocchella, psicologa e criminologa forense, in questo testo ha voluto far conoscere agli addetti ai lavori, in particolare ai docenti e ai presidi di altri istituti, il suo lavoro in una scuola di frontiera, nel quartiere di Miano, a Napoli. Impegno che ha dovuto – e deve – districarsi fra l’illegalità diffusa e la conseguenza più plateale di quest’ultima, cioè la disillusione nei confronti dell’istruzione, della scuola e, più in generale, del futuro. «Nella periferia, quasi tutte le persone vivono il rifiuto alla socialità, defezionano dal presente perché atterriti dall’impedimento ad una visione del futuro. […] Così, quando una società in crisi, per proteggersi e sopravvivere, aderisce massicciamente e in modo irriflesso ad un discorso di tipo criminoso, illegittimo e violento, è la barbarie che bussa alla porta», scrive l’autrice.

Il senso è, quindi, quello di restituire alla scuola la possibilità di godere del diritto/dovere di valutarsi come "luogo del possibile" che unisce idea e realtà, passione e professionalità per una sintesi organica, di una metamorfosi sociale ed umana.

Rosa Bianco

Napoli, 14 ottobre 2023

 

Edizione: Edizione Simone
Anno: 2019
Lingua: Italiano

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